Perugia: La provincia sta crollando, stipendi a rischio per 1000 dipendenti

assemblea-provincia-2Nella migliore delle ipotesi ci sarà un buco di bilancio di 12 milioni di euro, nella peggiore si potrebbe arrivare a qualcosa come 20-25milioni di euro. Sono queste le previsioni ufficiali sul bilancio 2015 della Provincia di Perugia dopo la riforma del Governo Renzi – tagliato dal primo gennaio il 50 per cento dei costi del personale e ogni mese lo Stato preleva una quota dalle casse provinciali – che le Rsu hanno riportato ai giornalisti nell’incontro odierno per fare il punto sullo stato di salute del grande malato istituzionale di casa nostra: la Provincia.

Ma c’è di più: se non ci sarà chiarezza sui fondi e sulle competenze attribuite dalla Regione all’ente si rischia di non avere più liquidità a partire da settembre. Zero soldi in cassa vuol dire: congelamento degli stipendi per un migliaio di lavoratori, blocco totale dei servizi già ora portati avanti con grande difficoltà. Inoltre sforando il patto di stabilità ci saranno ulteriori sanzioni economiche a carico della casse comunali. I 100 pensionamenti entro i prossimi mesi sono un piccolo sollievo, ma quasi impercettibile a livello contabile.

Secondo le Rsu la legge regionale della Giunta regionale sulle Province non risponde a quattro importanti questioni: “L’incertezza sul personale da trasferire insieme alle deleghe, sulla composione delle deleghe e dotazioni organiche, sui criteri che dovranno essere adottati, l’incertezza sulle risorse necessarie per mantenere efficienti le funzioni e quindi i servizi al cittadino e le professionalità impiegate”.

Il personale in esubero, secondo la Riforma nazionale, rischia veramente grosso: dopo una mobilità di due anni, scatta il licenziamento. L’obiettivo delle Rsu per ripianare il bilancio è quello di ottenere risorse certe dalla Regione per strade e tutte le altre deleghe, far pagare ad altri enti e agenzie il peso degli stipendi dei precari e dipendenti del centro per l’impiego (l’ipotesi era una nascente agenzia nazionale o regionale) e del personale le cui competenze non spettano più alla Provincia (vedi polizia provinciale, ambiente, formazione, lavoro). In questa maniera il bilancio dovrebbe tornare in attivo e nessuno perderebbe il posto.

“Altro elemento che il testo di legge regionale non chiarisce è il tema della viabilità regionale. La normativa assegna le strade alla Provincia ma non vengono specificati i termini economici di questa operazione. I tagli sofferti dall’ente provinciale determinano una difficoltà enorme a sopportare i costi del personale che la regione non intende corrispondere. Se non saranno messe a bilancio regionale le risorse adeguate non potranno essere prese in carico tali competenze. La Regione sarà responsabile di questa scelta fatta anche contro lo spirito della legge Del Rio”.

Fonte PerugiaToday

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