Palma Campania, tenta il suicidio il re degli atelier
Stritolato dalla crisi economica ha tentato di suicidarsi, respirando i gas delle due bombole caricate a bordo della vettura e lasciate aperte mentre percorreva le strade di San Giuseppe Vesuviano. «L’ultimo viaggio prima di morire», lo aveva descritto così agli agenti di polizia che aveva telefonato per avvertirli dell’estremo gesto. Sarà proprio quella telefonata, e la bravura degli operatori del 113, a salvargli la vita.
Un 36enne di Palma Campania, imprenditore e titolare di un noto negozio proprio a San Giuseppe Vesuviano, ha tentato di ammazzarsi mercoledì pomeriggio. Voleva farla finita perché riusciva a sostenere quella vita, non riusciva più a tenere in piedi quell’attività che con tanti sacrifici aveva aperto anni fa. Ma che, complice una crisi economica sempre più stringente e una ripresa che stenta a decollare, rischiava di perdere per sempre. Così prima di veder chiuso il negozio – e prima di farsi stritolare dai debiti – aveva deciso di suicidarsi, lasciandosi andare per sempre. Un piano studiato scientificamente e ricostruito agli agenti del commissariato di polizia di San Giuseppe Vesuviano che gli hanno salvato la vita. Ha prima caricato in auto due bombole di gas di 25 chilogrammi ciascuna, contenenti del propano. Una volta messosi in auto ha chiuso i finestrini e aperto le valvole delle bombole, così da immettere nell’abitacolo soltanto gas dannosi e respirare quel propano che piano piano lo avrebbe ucciso.
Fonte: Metropolisweb.it